CONT38 - Contabilità > Registri e Comunicazioni > Comunicazioni all'AE
Negli ultimi anni l’Agenzia delle Entrate richiede ai contribuenti una serie sempre maggiore di comunicazioni e se fino a qualche anno fa questi incombenze riguardavano solo un numero esiguo di aziende, spesso operanti in settori marginali, negli ultimi tempi la raccolta di dati interessa tutti i contribuenti. Ne sono un esempio le comunicazioni trimestrali della liquidazione IVA e delle Fatture e Corrispettivi entrambe introdotte nel 2017. Non torneremo sulla fatturazione elettronica già ampiamente dibattuta nel capitolo ad essa dedicato, ma andremo ad analizzare tutte le altre comunicazioni richieste o quantomeno quelle che hanno una dipendenza di dati da Gea.Net.
Dal 1 Gennaio 2017 vi è l’obbligo di comunicare trimestralmente all’Agenzia delle Entrate i dati riepilogativi inerenti la liquidazioni IVA. Gea.Net produce il file XML che può essere inoltrato secondo diverse modalità direttamente dall’azienda o dal consulente.
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Comunicazioni all’AE
I dati inclusi nella comunicazione sono quelli calcolati durante la Stampa Registri IVA che deve essere stampata in definitiva salvando i totali di liquidazione. I dati calcolati possono essere modificati tramite la Gestione Liquidazioni disponibile nella stessa funzione di stampa dei registri, tuttavia si dovrebbe intervenire solo in casi del tutto eccezionali e solo se non è possibile ripetere la stampa e il conseguente calcalo automatico.
La struttura del flusso è piuttosto semplice e può essere facilmente modificata dall’utente in caso di errori riscontrati dopo la generazione. Riportiamo un esempio del flusso dove vedremo che i dati di frontespizio sono minimali e ad essi seguono i dati delle liquidazioni del trimestre (una se la liquidazione è trimestrale, tre se mensile) che vengono incluse nel nodo <DatiContabili>.
I dati contenuti nel flusso sono gli stessi riportati sulla stampa riepilogo liquidazioni IVA.
Nel tag <TotaliOperazioniAttive> non sono incluse le autofatture (Reverse charge, Intra, extra), mentre la relativa IVA è inclusa nel tag <Iva Esigibile>.
Non vengono incluse le operazioni con causali di esenzione
marcate con Escludi da comunicazioni IVA all’AE nella funzione di
gestione della tabella Esenzioni/Raggruppamenti IVA.
Vediamo di seguito un FacSimile.
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Comunicazioni all’AE
Dal 2019, con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, lo spesometro 2017 è stato abrogato o per meglio dire ne è rimasta una piccola parte. Ricordo che le operazioni che devono essere riportate sono tutte le fatture emesse e ricevute (senza limite di importo) tuttavia esistono delle eccezioni che rendono facoltativa l’inclusione nel flusso. Possono essere omesse le fatture verso la PA o le fatture elettroniche che ormai sono la quasi totalità. Questo ha fatto si che la maggior parte dei contribuenti ne sia stato esentato anche perché chi non fa acquisti fuori dai confini italiani, anche se emette fatture verso l'estero, può creare fattura elettronica anche verso di essi e di conseguenza non essere obbligato all’invio.
Quindi quello che in passato conoscevamo come “spesometro” dal 2019 viene chiamato con termine più corretto “esterometro” perché di norma si devono indicare solo le fatture estere. Inoltre la cadenza è diventata trimestrale.
In ogni caso la maggior parte delle fatture non è da riportare pertanto per impostazione di base non viene inclusa alcuna fattura se non espressamente indicato nella tabella Tipo Fatture, tramite l’opzione Includi in Spesometro, da cui è possibile gestire eccezioni e segnalare che il soggetto non deve essere trattato, attivando l’opzione Escludi da Comunicazioni IVA all’AE sulla scheda anagrafica (sia nel tab Dati Clienti che in Dati Fornitori) del cliente/fornitore.
Ma la modalità di trattamento può anche essere gestita nella scheda fattura (sia attiva che passiva) spuntando Aggiungi in … . Con Togli Da … è anche possibile rimuoverne una che il tipo di fattura avrebbe previsto.
Comunque sia, le fatture da includere di solito sono talmente poche che molte volte non vale la pena creare un tipo fattura dedicato ma basta ricordare di attivare l’opzione Aggiungi in … sulla scheda fattura.
Ma lo scenario attuale è lungi da essere definitivo e si ipotizza che negli anni a venire questo tipo di flusso verrà dimesso o modificato. Pertanto bisogna rimanere con le antenne dritte e verificare di utilizzare la versione aggiornata del software.
Qualora fosse stato inviato un flusso errato, è possibile rimediare inviando un flusso sostitutivo o in alternativa inviando una comunicazione di annullamento. Per fare questo si deve selezionare Tipo Comunicazione = “Annullamento Esterometro”.